Venerdì 24 Maggio 2024, ore 18:30 (Ingresso gratuito)
Hymnos Off è una rassegna spin-off che apre le porte di Fondazione Hymnos all’incontro con la musica di tradizione orale contemporanea, al rapporto tra questa e le altre musiche del mondo, senza confini di stile, genere e contesto. Hymnos Off è un progetto itinerante, dedicato a tutte quelle espressioni culturali che incontrano l’interesse della fondazione, attraverso eventi tematici legati a concerti, presentazioni di libri o film, conferenze.
Venerdì 24 maggio 2024, Hymnos Off comincia il suo percorso con il concerto della cantante salentina Alessia Tondo, una delle voci attualmente più importanti del panorama pugliese, cresciuta negli ambienti della tradizione e approdata fin da giovanissima a palchi come quello della Notte della Taranta, collaborando con artisti come Sud Sound System, Ludovico Einaudi, Radiodervish e tanti altri.
Alessia è entrata poi a far parte dello storico gruppo del Canzoniere Grecanico Salentino, con cui tutt’ora collabora.
Alessia Tondo arriva a Santu Lussurgiu per presentare il suo primo disco solista “Sita”, attraverso un intimo concerto in solo in programma venerdì 24 maggio 2024 alle 18:30 nella sala “Pietro Sassu” della sede di Fondazione Hymnos – Casa di Donna Caterina a Santu Lussurgiu (OR).
Alessia Tondo
Dall’infanzia nel gruppo Mera Menhir alla popolarità internazionale con il Canzoniere Grecanico Salentino, Alessia Tondo è una delle voci più belle e significative del panorama pugliese. È stata lanciata dai Sud Sound System, a soli tredici anni è diventata voce solista dell’Orchestra della Notte della Taranta (ha duettato con tutti gli ospiti e con i maestri come Mauro Pagani, Goran Bregovic, Giovanni Sollima, Phil Manzanera, Carmen Consoli, Raphael Gualazzi), ha collaborato con l’Orchestra Popolare Italiana di Ambrogio Sparagna, i Radiodervish, Michele Lobaccaro, Ludovico Einaudi (per il quale ha scritto il testo della fortunata Nuvole bianche), Admir Shkurtaj e molti altri.
Sita, è il suo primo lavoro da solista con il quale decide di uscire finalmente allo scoperto per dire la sua e dare la propria “visione” della musica popolare con dei brani originali, scritti di suo pugno, in cui affida la sua voce a originali intrecci vocali e a delle ballate, tutte in dialetto salentino per raccontare con più verità la propria radice e identità. Un gioco di voci, controcanti e sussurri che qua e là strizzano l’occhio al Brasile, al cantautorato intimo di Drake e alla malinconia di certe ballads di Tom Waits ma che non perdono mai di vista la radice da cui provengono.
Un lavoro prezioso, intimo ma al tempo stesso universale, magico e profondo; uno dei rari esempi in cui la cultura popolare, nello specifico quella del Salento da cui Alessia Tondo proviene, è personalizzata e trasfigurata in chiave visionaria. Il disco ha vinto il Premio Loano Giovani 2021 ed è stato segnalato dal Giornale della Musica tra i 10 migliori album del 2021. Sita in dialetto significa melograno, frutto prezioso ed elegante che in tutta l’area del Mediterraneo è simbolo di buon augurio incontro e condivisione. E così Sita svela un volto misterico e terapeutico della musica popolare come una forma di esorcismo contro i cattivi pensieri, un rito di guarigione catartico che si compie ogni volta attraverso le parole e la sua musica.
Un lavoro che, anche nel concerto che la accompagna, si basa sulla semplicità – solo apparente – e sulla verità della sua voce meravigliosa accompagnata dalla chitarra, dai tamburi a cornice e dalla collaborazione di una loop machine che ne arricchisce l’espressività. Brani originali, parole e musica, che riprendono i modi della tradizione e li trasfigurano in una sorta di camerismo che ha l’eleganza della musica colta e l’emozione di quella popolare. Passato e futuro, tradizione e avanguardia, quotidiano ed eterno in un esperimento audace, enigmatico, rivelatorio.